Ambienti Ipogei

Il Centro Storico

  • 1. Piazza Sant'Andrea
  • 2. Rivale Filodrammatici n. 15
  • 3. Via XX Settembre n. 16
  • 4. Via Calmaggiore n. 51
  • 5. Piazza Duomo

Piazza Sant'Andrea

Nel giugno del 1994, lungo il marciapiede nell’angolo nord-ovest di piazza Sant'Andrea, è stata scoperta a 40 centimetri di profondità dal piano stradale la volta di un’ampia stanza sotterranea a pianta rettangolare, con direzione perpendicolare a via Santa Margherita. Il sotterraneo misura metri 2,6 di altezza, 2,2 di larghezza per una lunghezza di circa 4 metri, e presenta la consueta sporgenza all’imposta dell’arco a tutto sesto. Quest’ultimo particolare e la forma della volta, in questo caso non intonacata, richiamano la somiglianza con l’anfratto rilevato in Rivale Filodrammatici n.5. Nella parete sud-ovest è ben visibile l’imbocco di un piccolo cunicolo diretto verso il Sile, purtroppo interrotto dalla conduttura dell’acquedotto comunale che attraversa longitudinalmente il vano ipogeo. Le cronache cittadine del 1928 riportano la notizia della scoperta del sotterraneo avvenuta proprio in occasione di tali lavori, e del rinvenimento al suo interno da parte dell’abate Bailo di alcuni reperti di epoca romana e medievale(1). (1) Vedi mensile Vita cittadina, n.7 luglio 1928, pag. 299 e articolo del Gazzettino del 1928

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Rivale Filodrammatici n.15

Sotto l’edificio affiancato a palazzo Filodrammatici e prospiciente il rivale omonimo, era conservato un sotterraneo con direzione parallela allo stesso rivale. L’anfratto misurava metri 1.4 di larghezza, 1,7 di altezza per una profondità di metri 4. La copertura era costituita da una volta a tutto sesto in laterizio intonacato, come le stesse pareti laterali, e presentava le consuete rientranze all’imposta. L’accesso era garantito da una botola ricavata nella copertura e comunicante con il piano superiore, il quale si trova allo stesso livello del piano stradale esterno. La particolarità del vano sotterraneo era costituita dalla presenza di un originario accesso laterale, comunicante con il piano superiore attraverso una scala, tamponata alla sommità in epoca posteriore da una volta ribassata in mattoni. Tale soluzione rafforza l’ipotesi di un impiego iniziale del locale come cantina o dispensa del palazzo, risalente probabilmente al XIII-XIV secolo. L’intero palazzo è stato purtroppo sventrato in profondità nel corso di recenti lavori di ripristino (con la realizzazione di garage sotterranei), causando inoltre la completa distruzione dell’antica stratificazione abitativa. L’area dell’edificio, infatti, rientra nella zona dell’altura di Sant'Andrea, il colle dove hanno avuto origine i primi insediamenti stabili abitativi di Treviso, risalenti all’età del bronzo.

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Via XX Settembre n.16

Sotto il porticato di un palazzo del XIV secolo, non lontano da Piazza dei Signori, si trova un sotterraneo che segue la direzione dei portici lungo la via XX Settembre. Tratti della copertura a sesto ribassato sono ancora visibili alle estremità della stanza, lunga più di 6 metri e corrispondente all’ampiezza della facciata del palazzo soprastante. L’altezza del sotterraneo, alterata da una moderna pavimentazione, misura metri 2,3 mentre la larghezza è di metri 2,2 come l’ampiezza del percorso pedonale porticato. Le pareti minori presentano ancora l’imbocco a due cunicoli, voltati a botte e murati ad una profondità di circa 1 metro. Quest’ultimi rafforzano l’ipotesi della funzione originaria dell’ipogeo come tratto di un camminamento nascosto, ricavato nelle fondazioni dei portici lungo le vie XX Settembre e Calmaggiore (vedi civico n. 51). Rilevante è la presenza di un pozzo di probabile epoca romana, del diametro esterno di metri 1,4 e coronato alla sommità da una pietra monolitica. Inutile evidenziare la necessità di un’indagine archeologia del fondale del pozzo per una corretta datazione del sito.

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Via Calmaggiore n. 51

Presso l’imbocco del Vicolo delle Absidi, a livello del piano di calpestio, è ben visibile una feritoia comunicante con un vano sotterraneo del palazzo attiguo alla Cattedrale, al quale si accede attraverso una botola ricavata nella pavimentazione del pianterreno. L’ambiente presenta la classica copertura a volta in mattoni intonacata, con direzione perpendicolare alla Calmaggiore. Le dimensioni del sotterraneo, irregolari a causa di recenti lavori di riadattamento, sono di circa metri 4,7 x 4 di larghezza, mentre l’altezza, alterata da vari strati di pavimentazioni, misura metri 1,7. Certa è la presenza di una precedente pavimentazione ad una quota di – 50 centimetri da quella attuale. La parete rivolta verso la Calmaggiore, presenta nell’angolo destro l’imbocco ad un cunicolo di metri 1,05 di larghezza per 1,5 di altezza, chiaramente interrotto da un muro di tamponamento. Non è da escludere l’ipotesi di un collegamento tra il sotterraneo in esame e un camminamento situato sotto il marciapiede porticato, diretto verso la zona di Piazza dei Signori, riscontrato in più punti del percorso durante diversi interventi di restauro.

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Piazza Duomo

Lungo il corso del canale Roggia – Siletto, ai lati del porticato sull’acqua delle ex carceri ottocentesche nei pressi di piazza Duomo, sono ben visibili due ingressi di altrettanti percorsi sotterranei. L’ingresso alla destra misura metri 1,55 di altezza per 0,72 di larghezza ed immette in un cunicolo con pavimentazione in mattoni disposti a coltello. La volta di copertura del tratto iniziale è a tutto sesto e presenta all’imposta i caratteristici mattoni sporgenti ad intervalli regolari, soluzione funzionale per il sostegno della centina in legno necessaria durante la costruzione dell’arco. Avanzando in profondità, l’altezza del cunicolo tende a diminuire in modo costante a causa della pendenza del terreno, mentre la larghezza aumenta dopo 15 metri dall’ingresso per poi tornare alla dimensione iniziale. La direzione del condotto non è rettilinea ma subisce delle improvvise variazioni di percorso, mentre dalla volta si aprono numerose botole direttamente comunicanti con il piano stradale. Dopo circa 40 metri dall’ingresso, risulta impossibile continuare l’esplorazione a causa dell’adeguamento apportato al sotterraneo per raccogliere le acque della fontana ubicata sul fianco ovest del vecchio tribunale. L’altro cunicolo, invece, rispetta una direzione rettilinea e una dimensione costante di metri 1,3 x 1,3 per una profondità di 33 metri. Il fondo del cunicolo risulta purtroppo letteralmente sfondato da una recente condotta fognaria, costituita da elementi prefabbricati in cemento del diametro di 1 metro. La copertura a volta ribassata presenta i consueti mattoni sporgenti all’imposta, alcuni raccordi con piccoli condotti laterali e qualche botola comunicante con il piano superiore.

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